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Una "foto casuale" scattata con una fotocamera o uno smartphone potrebbe in realtà diventare un comando nascosto per un agente AI. Questa sorprendente scoperta è stata rivelata da una recente ricerca.
All'apparenza, si tratta di normali foto di paesaggi o ritratti, ma al loro interno potrebbero nascondersi "trappole di pixel" invisibili all'occhio umano, che potrebbero indurre l'AI a interpretare erroneamente l'immagine.
Questo fenomeno non rappresenta solo una questione di sicurezza, ma offre anche una nuova prospettiva sul ruolo delle immagini come mezzo di espressione.
Il "lato nascosto" delle foto nell'era dell'AI
Negli ultimi anni, gli agenti AI sono evoluti da semplici chatbot a strumenti in grado di eseguire automaticamente attività come l'invio di email o il controllo di applicazioni. Tuttavia, dietro questa comodità si nasconde una nuova minaccia: l'abuso dei dati visivi.
Photo by natsu
Una ricerca dell'Università di Oxford ha dimostrato che modificando leggermente i pixel di un'immagine di paesaggio o di un ritratto, è possibile indurre un'AI a interpretarla erroneamente come un comando.
Un wallpaper può diventare un'arma?
Le immagini come i wallpaper per desktop o quelle pubblicate sui social media sono particolarmente vulnerabili, poiché gli agenti AI tendono a catturare regolarmente screenshot dello schermo.
Photo by みけ
Fotografi, designer e creativi devono rivalutare l'influenza delle espressioni visive. Non si tratta più solo di "cosa viene catturato", ma anche di "come viene interpretato".
Come bilanciare creatività e sicurezza
Questo problema non deve essere visto come un limite alla creatività. Al contrario, rappresenta un'opportunità per approfondire la comprensione della produzione e modifica delle immagini. Ad esempio, si ritiene che tecniche come la compressione delle immagini o l'aggiunta di disturbi casuali possano prevenire interpretazioni errate da parte dell'AI.
Photo by まおち
Per i fotografi del futuro, sarà essenziale combinare competenze tecniche per proteggere le immagini con la sensibilità artistica necessaria per trasmettere correttamente le intenzioni dietro un'opera.
