Verso un'era in cui il movimento diventa un'arma: il futuro della super-risoluzione con fotocamere in movimento | Release #596
Cover photo by Jun .M
Nel mondo della fotografia, il “tremolio” è stato a lungo considerato un difetto da evitare. Tuttavia, con il crescente apprezzamento di tecniche come “Are, Bure, Boke” per catturare emozioni e ricordi, stiamo assistendo a un'innovazione sorprendente.
La nuova tecnologia sviluppata dalla Brown University sfrutta il movimento della fotocamera per ricostruire dettagli invisibili, espandendo così la risoluzione delle immagini.
Un'era in cui gli “errori” rivelano dettagli
Il cuore di questa innovazione è l'algoritmo di analisi del motion blur. Utilizzando le tracce di luce catturate durante il movimento, l'algoritmo ricostruisce dettagli oltre i limiti dei pixel, generando immagini super-risolute che superano le capacità dei sensori tradizionali.
Questa tecnologia, che sembra rendere visibile un mondo nascosto nel movimento, apre nuove possibilità per l'espressione visiva.
Un nuovo linguaggio fotografico tra sensibilità e scienza
Ciò che una volta fotografi come Daido Moriyama cercavano nell'ambiguità, oggi viene completato da AI e algoritmi. Non si tratta solo di una tecnologia ad alta definizione, ma di un modo per rivalutare il “tremolio” come elemento espressivo.
Dai telefoni agli archivi fotografici, le applicazioni sono molteplici, dando vita a una nuova “filosofia della fotografia” che unisce creatori e tecnologi.
L'arte di “muovere” intenzionalmente la fotocamera
In futuro, con l'integrazione di queste tecnologie nelle fotocamere e nelle app, il “fotografare in movimento” potrebbe diventare una nuova forma di creazione artistica.
Provate a scattare foto in una giornata ventosa o su un treno in movimento, muovendo intenzionalmente la fotocamera. Potreste scoprire un mondo che non avreste mai visto con una messa a fuoco tradizionale.
