Il giorno in cui gli occhi della stampa sono stati presi di mira: repressione dei fotoreporter da parte dell'LAPD e la risposta della giustizia | Release #546

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Nel giugno 2025, durante una protesta contro le politiche anti-immigrazione a Los Angeles, diversi fotoreporter e giornalisti sono stati vittime di atti di violenza da parte dell'LAPD (Dipartimento di Polizia di Los Angeles).
Almeno 35 casi sono stati segnalati, tra cui giornalisti colpiti da proiettili di gomma o esposti a gas lacrimogeni, inclusi individui chiaramente identificabili come membri della stampa.
Le misure d'urgenza adottate dal tribunale
In risposta a questa situazione, il tribunale distrettuale federale di Los Angeles ha emesso un'ingiunzione temporanea che vieta all'LAPD di usare violenza o escludere i giornalisti.

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Grazie a questa ingiunzione, i membri della stampa non possono essere esclusi dalle aree di protesta né subire danni, e viene garantita una certa protezione legale contro arresti o attacchi illegali da parte della polizia. La questione principale nei procedimenti futuri sarà se questa protezione verrà mantenuta.
La mirata repressione della polizia
Nel verdetto, sono stati documentati diversi casi in cui l'LAPD ha preso di mira individui chiaramente impegnati in attività giornalistiche.

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Ad esempio, un fotoreporter che stava scattando foto da un ponte è stato colpito alla testa, mentre un giornalista televisivo in diretta è stato colpito da proiettili di gomma. Il tribunale ha stabilito che queste azioni della polizia non erano "casuali" ma rappresentavano una "mirata repressione". Tali comportamenti sono stati considerati una grave violazione della libertà di stampa garantita dal Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.